Lo zar chiude la bocca a un altro giornale. Le autorità russe hanno infatti bloccato a partire da oggi la versione in lingua russa dal Moscow Times, accusata di aver pubblicato una notizia falsa sugli agenti di polizia antisommossa che si rifiutano di combattere in Ucraina.
Lo riferisce la stessa testata online sul proprio sito in lingua inglese, non interessato dalla misura.
Come precisa la testata, sono almeno 40 i siti web nazionali ed esteri bloccati dall’inizio della guerra russa in Ucraina, il 24 febbraio scorso. E molti dei restanti organi di informazione indipendenti del Paese hanno sospeso le operazioni dopo essere stati accusati di aver diffuso informazioni “inaffidabili” che non provengono da “fonti di informazione ufficiali russi”.
Il provvedimento è stato assunto dall’autorità delle comunicazioni russa Roskomnadzor in ossequio a un ordine emesso dalla Procura generale russa il 12 aprile.
L’articolo incriminato è uscito il 4 aprile: sostiene che alcuni poliziotti anti-sommossa si sono rifiutati di combattere in Ucraina e sono ritornati in Russia. La decisione della Procura generale deve essere ancora notificato al Moscow Times.