Vladimir Lisin, l’oligarca più ricco di Russia, che si trova in Italia per assistere alla Coppa del Mondo di tiro a volo, ha espresso la sua contrarietà alla guerra in Ucraina: “Non capisco perché Putin abbia voluto invadere l’Ucraina, e dal punto di vista del business credo sia stato un fatto negativo”.
“Non sono un politico ma un uomo d’affari che è contro la guerra e le distruzioni. Putin? Non siamo amici, ma semplici conoscenti. E chiariamo una cosa: mi sono messo in affari prima che lui salisse al potere, e da lui non ho ricevuto favori” ha continuato.
Lisin non è l’unico oligarca contrario alla guerra: Mikhail Fridman, fondatore di Alfa Bank, la più grande banca privata russa, è diventato il primo oligarca a esprimersi contro gli ordini di invasione di Putin. Gli fa eco Alexey Kuzmichev, suo socio in affari, schierandosi anche lui – non apertamente – contro il conflitto. Ha però prudentemente evitato ogni tipo di dichiarazione contro Putin, memore della dura repressione che lo zar mette in atto contro i suoi avversari.
Più esplicito è stato invece Oleg Deripaska, che ha costruito la sua fortuna attraverso le materie prime russe. Deripaska ha chiesto la fine della guerra in un post su Telegram: “Il mondo è molto importante! I negoziati devono iniziare il prima possibile!”