Gerhard Schroeder ha espresso più volte la sua vicinanza a Putin, oltre ad avere un ruolo dirigenziale all’interno di Gazprom. Dopo le polemiche sollevatesi in Germania sulle posizioni dell’ex cancelliere, sono arrivate le prime “sanzioni”. Schroeder ha perso parte dei suoi diritti particolari di cui beneficia in quanto ex cancelliere tedesco. Lo ha deciso la commissione di bilancio del Bundestag, secondo la Dpa.
La commissione ha tolto l’uso del suo ufficio all’ex leader socialdemocratico, che continuerà a percepire invece una pensione e ad avere la scorta. Schroeder è nel mirino delle critiche in Germania a causa dei suoi incarichi in Russia.
Sostenuta dalla maggioranza di governo, la chiusura dell’ufficio al Bundestag significa la revoca di parte dei privilegi per gli ex cancellieri. I conservatori della Cdu/Csu, principale forza di opposizione, chiedevano invece di applicare la revoca della pensione prevista per gli ex membri del governo che causino “un danno considerevole alla reputazione del Paese agendo per gli interessi di uno Stato straniero”.
Oggi il Parlamento Europeo ha approvato una mozione che auspica sanzioni “ai membri europei dei board delle maggiori compagnie russe e ai politici che continuano ricevere denaro russo”. Il testo appare ritagliato su Schroeder che siede nel consiglio di supervisione del gigante energetico russo Rosneft e presiede il comitato degli azionisti di Nord Stream. L’ex cancelliere non ha mai preso le distanze da Vladimir Putin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, né ha voluto dimettersi dai suoi incarichi in Russia. Ha inoltre resistito a tutte le richieste di lasciare il suo partito, l’Spd, lo stesso dell’attuale cancelliere Olaf Scholz.
Schroeder è stato cancelliere dal 1998 al 2005 ed è stato uno dei primi artefici del gasdotto russo-tedesco Nord Stream. Dal 2005 in poi, l’ex cancelliere ha assunto posizioni dirigenziali proprio nelle compagnie Nord Stream e Nord Stream 2, così come nella società petrolifera russa Rosneft. Nel febbraio 2022, il politico socialdemocratico è stato proposto come membro del board di vigilanza di Gazprom. Schroeder, amico personale di Vladimir Putin, viene oggi considerato uomo-simbolo di quella politica estera tedesca che ha creato una forte dipendenza energetica dal Cremlino. “Schroeder lavora solo ancora come lobbista di società di stato russe, non più in nome della repubblica federale di Germania”, ha sintetizzato il parlamentare verde Sven-Christian Kindler.