Ottantasei giorni di combattimenti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, tanto è durato uno dei conflitti simbolo di questa guerra. Oggi, tutti i prigionieri ucraini sono detenuti nel territorio della Repubblica popolare di Donetsk e lì saranno processati.
Lo ha detto il capo dell’autoproclamata repubblica filorussa, Denis Pushilin. “I prigionieri dell’Azovstal sono detenuti nel territorio della Repubblica Democratica di Donetsk. Si prevede di organizzare un tribunale internazionale sul territorio della Repubblica” per processarli. Pushilin ha aggiunto che e’ “in fase di stesura” lo statuto del tribunale. Il viceministro degli Esteri Andrey Rudenko ha detto di non escludere uno scambio di prigionieri, se “questo non contraddice il buon senso”.
Ma il portavoce del Cremlino Dmitrj Peskov ha subito chiarito: “Non possiamo discutere la possibilità di scambio” dell’oligarca filorusso Medvedchuk, che “non è un militare, con coloro che hanno lasciato l’Azovstal”.