Ucraina, a Belgrado manifestazione contro la Russia: "Conflitto assurdo"
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Ucraina, a Belgrado manifestazione contro la Russia: "Conflitto assurdo"

Quella di oggi è stata una delle rare mobilitazioni a Belgrado contro l'intervento russo in Ucraina. Nella capitale serba si sono infatti registrate nelle scorse settimane dimostrazioni a sostegno di Mosca e di Putin.

Ucraina, a Belgrado manifestazione contro la Russia: "Conflitto assurdo"
A Belgrado manifestazione contro l'invasione russa dell'Ucraina
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28 Maggio 2022 - 21.53


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Guerra un Ucraina, la popolazione serba è divisa. Una manifestazione contro l’intervento militare russo in Ucraina si è svolta nel pomeriggio di oggi nel centro di Belgrado.

Al raduno sulla Piazza della Repubblica hanno partecipato cittadini serbi ma anche russi, ucraini e bielorussi, che hanno denunciato le `conseguenze catastrofiche´ di questo `assurdo conflitto´ che va avanti da oltre tre mesi.

Gli oratori hanno stigmatizzato la `propaganda russa´, affermando che in Ucraina `non ci sono nazisti´ e che in quel Paese non vi è stata alcuna oppressione della popolazione russa, né violazioni dei diritti dei russi, che hanno sempre potuto fare uso della propria lingua. Oltre a quelle serbe, i manifestanti sventolavano anche bandiere russe e ucraine, come pure vessilli delle regioni russofone di Donietsk e Lugansk, nel Donbass ucraino.

Al termine del raduno, i dimostranti si sono recati in corteo all’ambasciata russa, ai cui responsabili hanno consegnato un loro documento di denuncia della guerra.

Quella di oggi è stata una delle rare mobilitazioni popolari a Belgrado contro l’intervento militare russo in Ucraina. Nella capitale serba si sono infatti registrate nelle scorse settimane anche dimostrazioni a sostegno di Mosca e del presidente Vladimir Putin. La Serbia è il Paese principale alleato della Russia nei Balcani e, pur condannando la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, Belgrado si rifiuta di aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca invocando gli interessi nazionali della Serbia, a cominciare dalle forniture energetiche a prezzi di favore e dall’appoggio russo sul Kosovo. 

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