Il vizio della sinistra, ossia mettere le bandierine. Lo hanno evitato quando si sono presentati uniti, non lo hanno evitato quando si è trattato di gestire il grande risultato elettorale.
Il leader della coalizione di sinistra francese, Jean-Luc Melenchon, ha prospettato la costituzione di un gruppo unico all’Assemblea nazionale, ma la proposta, scrive Le Monde, non convince la sinistra.
Dopo un risultato non entusiasmante alle presidenziali, per le legislative, concluse domenica, i diversi partiti di sinistra (France insoumise, verdi, socialisti e comunisti) si sono coalizzati nella Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale (Nupes) capitanata dal leader della France insoumise (la Francia ribelle).
L’idea è sempre stata che, una volta concluso il voto, ogni partito avrebbe creato il proprio gruppo parlamentare distinto, ma oggi Melanchon ha lanciato una proposta alternativa, quella di creare un gruppo unico. Il motivo, ha detto, è che il presidente della Repubblica Emmanuel Macron, uscito dalle legislative senza una maggioranza assoluta, si sarebbe lanciato in una “operazione di adescamento generale” e che, in particolare, i macroniani sono pronti a “insediare il Fronte nazionale alla commissione delle finanze”. La presidenza di questa importante commissione dell’Assemblea nazionale viene assegnata tradizionalmente al principale partito dell’opposizione: se i quattro partiti della Nupes costituissero un unico gruppo parlamentare spetterebbe a loro, se andassero divisi toccherebbe al primo gruppo di opposizione, il partito di estrema destra di Marine Le Pen (Rassemblement National, in realtà, non più Front National).
Secondo Melenchon, l’idea di un gruppo unico sarebbe “un elemento di chiarificazione nel caos che avanza”. E “non impedisce a ciascun partito di avere una delegazione”. E dunque “non una fusione”, che annulli le “identità” che rimangono “distinte”, ma “bisogna mettersi in una combinazione da combattimento”. Poco dopo la dichiarazione di Melenchon, però, i tre partiti suoi partner hanno bocciato questa ipotesi ed hanno ricordato alla France Presse che intendono attenersi all’accordo prima del voto: ognuno per sé.