Guerra in Ucraina e repressione in Russia: lya Yashin, uno dei principali oppositori russi, è stato fermato ieri sera mentre si trovava in un parco del centro di Mosca assieme alla giornalista Irina Babloyan: lo riferisce il Moscow Times citando la reporter.
Babloyan ha poi dichiarato di aver saputo che Yashin è stato accusato di disobbedienza alla polizia, motivo per il quale rischia fino a 15 giorni di reclusione. Le accuse rivolte a Yashin sono ovviamente ritenute di matrice politica. Vadim Prokhorov, avvocato del dissidente, ha dichiarato che non gli è stato consentito di vedere il suo assistito in commissariato.
Yashin, 38 anni, ha condannato l’invasione dell’Ucraina ordinata da Putin ed è tra le poche figure di spicco dell’opposizione a non aver lasciato la Russia. Il governo russo sta inasprendo sempre più la censura e la repressione del dissenso. A marzo in Russia è pure entrata in vigore una «legge bavaglio» che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sulle forze armate che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità russe.