Troppa foga da parte di Kiev. E non è attaccando tutto e tutti che l’Ucraina avrà tutta la solidarietà internazionale di cui ha bisogno. L’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, nuovamente candidato alla Presidenza alle elezioni del prossimo 2 ottobre, è stato accusato dal governo ucraino di fare propaganda filorussa in seguito ad alcune sue dichiarazioni rilasciate al settimanale Time.
Il Centro per il contenimento della disinformazione, creato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha incluso l’ex presidente di sinistra in un elenco di 78 personalità di tutto il mondo accusate di «promuovere narrazioni propagandistiche russe», scrive oggi il quotidiano Folha de Sao Paulo.
In un’intervista a Time, pubblicata a maggio, Lula aveva affermato di considerare Zelensky «responsabile quanto (il presidente russo Vladimir) Putin» per la guerra in corso.
Secondo il governo ucraino, inoltre, il leader del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) avrebbe anche dichiarato che la Russia «deve guidare il nuovo ordine mondiale».
L’ufficio stampa di Lula ha riferito a Cnn Brasil che la prima frase detta a Time è stata rimossa dal suo contesto originale e che la seconda, sulla Russia e un nuovo ordine mondiale, non è mai stata pronunciata. Insomma Kiev avrebbe potuto essere più cauta prima di accusare quello che potrebbe essere il prossimo presidente del Brasile.