Gli Stati Uniti si sono uniti alla Germania nel dichiarare la contrarierà all’idea di bandire l’ingresso in Occidente ai turisti russi come ulteriore misura punitiva per la guerra sferrata dal Cremlino all’Ucraina.
“L’amministrazione Usa”, ha detto nel briefing con la stampa il viceportavoce del dipartimento di Stato, Vedant Patel, “ha già adottato una serie di misure significative ed efficaci per rispondere alla guerra voluta da Putin: dai controlli sulle esportazioni, alle sanzioni e alle conseguenze economiche.
Le nostre sanzioni senza precedenti stanno avendo un impatto drastico sulla Russia. Il mercato azionario russo ha perso un terzo del suo valore, l’inflazione è aumentata del 20%, le importazioni russe di beni da tutto il mondo potrebbero diminuire del 40%”.
Per quanto riguarda quindi il divieto di emettere visti per i cittadini russi – proposto da Kiev e a cui si sono detti favorevoli Estonia, Lettonia e Finlandia – gli Usa “sono stati molto chiari”, ha concluso Patel: “Non vogliamo che le nostre azioni danneggino o abbiano un impatto significativo sul popolo russo”.
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