Secondo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, le esplosioni che si sono verificate in Crimea confermano “la demilitarizzazione in atto” della penisola annessa dalla Russia nel 2014.
“La mattinata vicino a Dzhankoi è iniziata con esplosioni. Un promemoria: la Crimea di un paese normale significa Mar Nero, montagne, attività ricreative e turismo, ma la Crimea occupata dai russi significa le esplosioni di magazzini e l’alto rischio di morte per invasori e ladri. Demilitarizzazione in azione”, ha scritto Podoljak.
Dopo le esplosioni della scorsa settimana in una base militare in Crimea, con una dinamica mai chiarita, oggi in un deposito temporaneo di proiettili si sono verificati nuovi scoppi. Secondo le autorità locali si tratta dell’esplosione di proiettili che hanno preso fuoco.
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