Ucraina, la centrale di Zaporizhzhia scollegata dalla rete elettrica: scatta l'allarme
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Ucraina, la centrale di Zaporizhzhia scollegata dalla rete elettrica: scatta l'allarme

A Zaporizhzhia è partito un segnale di allarme quando l'impianto si è disconnesso dalla rete elettrica ucraina, per la prima volta in 40 anni di attività. Il collegamento, dopo alcune ore, è stato ripristinato.

Ucraina, la centrale di Zaporizhzhia scollegata dalla rete elettrica: scatta l'allarme
Il sito di Zaporizhzhia
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26 Agosto 2022 - 09.35


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La centrale nucleare di Zaporizhzhia è sempre più esposta alla guerra, con il rischio di un disastro di proporzioni inimmaginabili.

A Zaporizhzhia è partito un segnale di allarme quando l’impianto si è disconnesso dalla rete elettrica ucraina, per la prima volta in 40 anni di attività. Il collegamento, dopo alcune ore, è stato ripristinato, ma gli esperti temono che di questo passo la sicurezza del sito possa venire compromessa. 

Zaporizhzhia è “totalmente scollegata”, ha annunciato Energoatom nel corso della giornata, spiegando che i “due reattori in funzione sono stati disconnessi dalla rete”. Ed anche se il sistema di sicurezza ha retto, l’ente nazionale per l’energia di Kiev ha puntato il dito sulle “azioni degli invasori”, i cui ripetuti attacchi hanno provocato degli incendi che hanno fatto saltare per due volte l’ultima linea di comunicazione con la rete. 

Altre tre linee di comunicazione erano state precedentemente danneggiate sempre dai russi. Dopo le operazioni di manutenzione, Energoatom ha fatto sapere che la linea elettrica era stata ripristinata. Diversa la versione dell’incidente da parte dei filo-russi che occupano la centrale da marzo. 

Il problema della disconnessione, in seguito risolto, è stato provocato dai “massicci bombardamenti ucraini” che hanno lasciato per diverse ore al buio gran parte delle regioni sotto controllo russo nelle province di Zaporizhzhia e Kherson. A questo punto la speranza, espressa dal direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, è che la sua agenzia possa ispezionare l’impianto “a giorni”. La preoccupazione maggiore è che i meccanismi di sicurezza possano saltare se l’impianto perdesse tutta la sua potenza.

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