L’Iran ha chiuso i confini terrestri e bloccato i voli verso l’Iraq dove ieri si sono riaccese le violenze dopo il ritiro dalla politica del leader sciita Moqtada al-Sadr e l’irruzione dei suoi sostenitori nella Zona Verde di Baghdad. Finora almeno 32 manifestanti hanno perso la vita e oltre 380 sono rimasti feriti, hanno riferito fonti mediche, mentre nel Paese da ieri è in vigore il coprifuoco.
La decisione di Teheran è arrivata mentre milioni di iraniani si stavano preparando a recarsi in Iraq per il pellegrinaggio annuale a Kerbala in occasione dell’Arbain che quest’anno cade tra il 16 e 17 settembre. Il Kuwait, che condivide oltre 250 km di confine con l’Iraq, ha esortato i suoi cittadini a lasciare il Paese o a rinviare il viaggio, mentre Emirates ha bloccato i voli verso Baghdad, facendo sapere che «monitora da vicino la situazione»