L’idiota di Putin che sa solo minacciare ed esaltare le vocazioni imperialiste del nuovo Zar di tutti i fascisti e omofobi: «L’intero arsenale nucleare strategico è rimasto nel nostro Paese. Ed è supportato da noi ad un livello molto alto. E questa è la migliore garanzia per preservare la potenza della Russia».
Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev si sfoga in un lungo post su telegram accusando l’Occidente di voler «approfittare del conflitto militare in Ucraina» per «un nuovo ciclo di disintegrazione» delle istituzioni russe dopo il crollo dell’Urss.
«È chiaro che tutti questi sono sogni sporchi», scrive Medvedev di chi pensa «a come farci a pezzetti. Ma tali tentativi sono davvero estremamente pericolosi».
«Nonostante tutta la differenza nelle valutazioni del comportamento dei vertici dell’Urss e della Russia – scrive Medvedev in una valutazione sul crollo dell’Unione Sovietica nel giorno del funerale di Gorbaciov a Mosca – va notato che erano abbastanza intelligenti da non lasciare che il gigantesco arsenale nucleare dell’Unione potesse essere fatto a pezzi. Le conseguenze potrebbero essere rapide e disastrose per il nostro piccolo Mondo terreno. L’intero arsenale nucleare strategico è poi rimasto nel nostro Paese. Ed è supportato da noi ad un livello molto alto. E questa è la migliore garanzia per la preservare la potenza della Russia».
«Osservo – attacca l’ex presidente russo – come gli analisti d’oltremare scrivono di nuovo con mani tremanti sull’inevitabilità della morte di tutti gli imperi. E molti politici occidentali ne parlano ad alta voce. Dicono che l’impero spagnolo sia crollato, l’impero inglese sia crollato, anche altri abbiano concluso il loro secolo. Ma la Russia non lo è, nonostante la morte dell’Urss. È un po’ brutto. Pertanto, è necessario con tutti i mezzi spingere il nostro Paese a un nuovo ciclo di disintegrazione, approfittando del conflitto militare in Ucraina. Fare di tutto affinché le istituzioni statali della Russia smettano di funzionare. Per privare il Paese di un governo efficace, come era nel 1991. E, di conseguenza, eliminare la Russia dal campo politico. È chiaro che tutti questi sono sogni sporchi dei pervertiti anglosassoni, che si addormentano con il pensiero segreto del crollo del nostro stato. Pensando a come tagliarci a pezzi, farci a pezzetti. Ma tali tentativi sono davvero estremamente pericolosi. Non possono essere sottovalutati».