Un tribunale russo ha condannato l’ex giornalista Ivan Safronov a 22 anni di reclusione in una colonia penale dopo averlo riconosciuto colpevole di tradimento, in un caso emblematico per la repressione della libertà di stampa da parte del Cremlino. Safronov, ex reporter di difesa per i giornali Kommersant e Vedomosti, diventato consigliere del capo dell’agenzia spaziale russa, era stato arrestato nel 2020 con l’accusa di aver divulgato informazioni classificate.
La presa di posizione dell’Ue
«L’Ue chiede alle autorità russe di ritirare le accuse contro l’ex giornalista Ivan Safronov e di rilasciarlo incondizionatamente. La sistematica repressione del regime contro il giornalismo indipendente priva i cittadini del loro diritto a informazioni concrete, anche sulla guerra russa in Ucraina». Così il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, in un tweet.