Ora tocca a Re Carlo III e alla regina consorte Camilla: William e Kate dovranno attendere
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Ora tocca a Re Carlo III e alla regina consorte Camilla: William e Kate dovranno attendere

Alle 19.36 dagli schermi della tv britannica viene reso noto che "Buckingham Palace ha diffuso un comunicato, dice che la Regina si è spenta serenamente a Balmoral

Ora tocca a Re Carlo III e alla regina consorte Camilla: William e Kate dovranno attendere
Carlo e Diana
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8 Settembre 2022 - 20.09


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“Il re e la regina consorte rimarranno a Balmoral stasera e domani si recherano a Londra”. 

A 73 anni, l’eterno principe Carlo diventa Re. L’esatto opposto di sua madre, Elisabetta II, salita al trono a soli 25 anni quando il padre Giorgio IV morì improvvisamente. Carlo ha aspettato un’intera vita di diventare Re tanto da essere rimasto erede al trono più a lungo di chiunque altro nella Storia e di essere il più anziano principe a indossare la Corona.

Accompagnato fino ad oggi dalla nomea di ‘eterno erede’, ha del resto dalla sua la pazienza di chi – nonostante gli alti e bassi nella vita pubblica e privata – ha saputo attenersi per lunghi anni al ruolo a lui assegnato, preparandosi senza mai dare a vedere di scalpitare al momento di poter essere messo infine alla prova.
Momento che arriva adesso a dispetto delle voci – ripetute negli anni ma costituzionalmente campate per aria – di un passaggio diretto dello scettro al suo primogenito William, principe della nuova generazione cui per ora spetterà una funzione di braccio destro. Se non di co-reggenza di fatto, come quella che Carlo stesso ha svolto negli ultimi anni, chiamato via via a sostituire l’ultranovantenne matriarca di casa Windsor in occasione sempre più importanti, sino a quello fondamentale della lettura del tradizionale Queen’s Speech in Parlamento nel 2022.

Ormai non è più un mistero per nessuno. La regina Elisabetta è stata costretta, forse suo malgrado, a centellinare le apparizioni, lei che, nel giorno del suo ventunesimo compleanno aveva promesso, via radio, a tutto il Commonwealth: “dichiaro davanti a voi tutti che la mia intera vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale alla quale tutti apparteniamo“. Un patto con il suo amato Paese che, quella che un tempo amabilmente, i suoi genitori chiamavano Lilibet, continua ad onorare anche se molti degli impegni continuano ad essere delegati, il principe del Galles e la moglie nata Camilla Shand, ex signora Parker Bowles e ora duchessa di Cornovaglia, i duchi di Cambridge (William e Kate), la principessa Anna.

A suo conforto, non manca d’altronde il chiaro precedente storico di almeno un altro re subentrato con ottimi esiti a un’inossidabile madre sovrana dopo una lunghissima attesa. Si tratta di Edoardo VII, figlio e successore della regina Vittoria, figura chiave di un’epoca che non a caso è definita dal suo nome e coincide col suo lungo regno dal 1837 al 1901, secondo per durata solo a quello di Elisabetta II. 

La vita di Carlo è stata al centro di gossip e scandali fin dalla giovane età. L’amore impossibile per Camilla, il matrimonio con la giovane Diana e la sua tragica morte, i tradimenti, le rivelazioni pubbliche, la decisione di estromettere dalla vita pubblica reale il fratello Andrew e il rapporto travagliato col figlio Harry.  

Da sempre attento ai temi ambientali, ha difeso il movimento Extinction Rebellion anche quando, con le sue manifestazioni, è stato al centro di forti disagi sociali e oggi il nuovo re è al centro della scena mondiale per aver parlato dei pericoli del cambiamento climatico con molto anticipo. Negli anni è stato invitato ai più importanti summit sul clima e nel 2007 ha ricevuto il premio del Center for Health and the Global Environment della scuola di medicina di Harvard per il suo impegno.

Uno dei timori dell’establishment politico britannico è proprio la loquacità con cui Carlo perora le cause in cui crede. Il timore è che rompa la sacra regola del silenzio della Corona e prenda posizione apertamente sulle politiche del governo. Al momento il monarca britannico è capo di Stato in 15 Paesi ma Barbados ha già tagliato i ponti, mentre Giamaica, Belize, Antigua e Barbuda sembrano voler seguire lo stesso destino.

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