Antony Blinken, segretario di Stato americano, ha commentato i recenti sviluppi della guerra in Ucraina, con la controffensiva di Kiev che ha portato a importanti cambiamenti sul fronte contro la Russia. Blinken ne ha parlato a Città del Messico.
“È chiaro che abbiamo visto progressi significativi da parte degli ucraini, in particolare nel nord-est, e questo è il prodotto del sostegno che abbiamo fornito, ma prima di tutto è il prodotto dello straordinario coraggio e della resilienza delle forze armate ucraine e del popolo ucraino”, ha premesso il capo della diplomazia americana. Salvo poi aggiungere che “è troppo presto per dire esattamente dove si andrà a finire”.
Blinken ha avvertito che “i russi mantengono forze molto significative in Ucraina, così come attrezzature, armi e munizioni. Continuano a usarle indiscriminatamente non solo contro le forze armate ucraine, ma anche contro i civili e le infrastrutture civili, come abbiamo visto”.
Secondo il ministero della Difesa britannica potrebbero volerci anni prima che la Russia riesca a ricostituire una delle principali unità del suo esercito, la Prima armata corazzata delle Guardie, dopo il suo ritiro dalla regione di Kharkiv. Con questa unità e altre formazioni del distretto militare occidentale “gravemente degradate”, le forze convenzionali russe designate a contrastare la Nato sono “seriamente indebolite”, si legge nel consueto aggiornamento.
Le forze armate ucraine hanno riconquistato circa seimila chilometri quadrati di territorio che era finito in mano russa, ha scritto ieri su Facebook la vice ministra della Difesa di Kiev Hanna Malyar.
Le autorità ucraine sempre ieri hanno rivendicato di aver ripreso il controllo di Ternova, un villaggio vicino al confine con la Russia. Il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, ha postato sui social un video della 14esima brigata meccanizzata in cui si vede una bandiera ucraina sventolare su una torre per le trasmissioni a Ternova, riferisce Kyiv Independent.
Secondo lo stato maggiore di Kiev, “a causa dell’attuale situazione sul teatro delle operazioni e della sfiducia verso i comandanti, un ampio numero di volontari si rifiuta categoricamente di servire in combattimento”. I soldati russi, si legge, non vogliono combattere di fronte alle notizie sul numero dei morti e sul trattamento dei feriti, spesso rimandati a combattere senza un periodo di riabilitazione.
Nel frattempo il comando militare della Russia ha smesso di inviare nuove unità di soldati in Ucraina dopo i successi della controffensiva di Kiev nella regione di Karkhiv, afferma lo stato maggiore ucraino sulla sua pagina Facebook, secondo quanto riferisce il Guardian.
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