Iniziativa quantomeno bizzarra – ma che potrebbe rappresentare un precedente – quella del governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis, che ha inviato due arei con a bordo immigrati clandestini a Martha’s Vineyard, nel Massachussets.
DeSantis aveva annunciato l’intenzione di trasferire i clandestini negli stati progressisti. Un video diffuso da Fox News Digital mostra i migranti che sbarcano all’aeroporto dell’isola, considerata una località esclusiva.
“La Florida”, ha dichiarato la responsabile delle comunicazioni del governatore, Taryn Fenske, “conferma che i due voli con gli immigrati clandestini che sono atterrati a Martha’s Vineyard oggi facevano parte del programma di trasferimento dello stato per trasportare gli immigrati illegali nelle località proclamate “città santuario”, ovvero quelle aperte all’immigrazione.
“Stati come il Massachusetts, New York e la California faciliteranno meglio l’accoglienza di queste persone che hanno invitato nel nostro paese incentivando l’immigrazione illegale” attraverso iniziative come gli ‘stati santuario’ “e il sostegno alle politiche di frontiera aperta dell’amministrazione Biden”, ha affermato.
“Non siamo responsabili per i cittadini della Florida che risiedono segretamente illegalmente nel nostro Stato. Non abbiamo mai approvato l’agenda dei “confini aperti di Biden “si legge in una nota diffusa dall’ufficio di DeSantis.
Già a novembre, DeSantis aveva dichiarato che decine di voli di migranti stavano atterrando in Florida per volere dell’amministrazione Biden, e aveva minacciato di spedire i clandestini nel Delaware in autobus. Il suo ufficio aveva anche aggiunto che queste persone potevano anche essere inviate “in altri stati ‘progressisti’ i cui governatori approvano evidenti violazioni della legge federale sull’immigrazione”.
Durante l’amministrazione Obama, e ora sotto quella di Biden, Stati e amministrazioni Usa a guida repubblicana hanno accusato la Casa Bianca di essere stati bersagliati come unici destinatari di trasferimenti occulti di migranti illegali effettuati nottetempo dal governo federale, utilizzando autobus e voli charter.