La guerra non si ferma ma ora l’Ucraina non è più in una posizione così problematica.
Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio di presidenza dell’Ucraina, ha riferito che ora non hanno senso né i negoziati, né un incontro tra il presidente Volodymyr Zelensky e il leader russo Vladimir Putin. «Non ha assolutamente senso il processo negoziale in quanto tale e l’incontro personale dei presidenti», ha affermato Podolyak citato dall’agenzia ucraina Ukrainska Pravda.
«In primo luogo – ha spiegato – la Federazione russa crede ancora di avere risorse sufficienti per registrare alcuni risultati. In secondo luogo, qualsiasi incontro di oggi è esclusivamente un gioco della storia tradizionale russa: fissare lo status quo, ballare `falsi balli di Minsk´, iniziare una nuova fase di escalation, pausa operativa e altro. E, in terzo luogo, la Russia deve rispondere di crimini su larga scala e non nascondersi dietro l’impunità. Pertanto, la guerra deve raggiungere l’unico finale possibile. Nessun altro modo».
«È chiaro che in questo momento il tema di un incontro bilaterale non è all’ordine del giorno – ha precisato Podolyak -. Inoltre, non siamo affatto interessati agli incontri per il bene degli incontri o dello stesso banale `scenario´ negoziale russo. Siamo interessati alla liberazione dei territori occupati, a significative sconfitte tattiche della Federazione russa, a processi legali obbligatori su larga scala. Tutto il resto deriva da quello».
Argomenti: guerra russo-ucraina