L’Arabia Saudita – quella del Rinascimento di renziana memoria – è quel paese che da un lato “permette” alle donne di guidare l’auto, dall’altra compie esecuzioni di massa. L’ultima e agghiacciante, quella del marzo 2022 quando furono uccise 81 persone in una volta sola. Un’ipocrisia mal raccontata dal nostro civile Occidente. Il prossimo anno, Riad manderà in orbita la prima donna astronauta. L’annuncio della Commissione spaziale saudita è stato salutato come «un evento di portata storica». Succederà esattamente cinque anni dopo la possibilità concessa da Riad alle donne di guidare. Si tratta, come ha spiegato la Commissione spaziale, di un «programma ambizioso» messo a punto per «mandare astronauti nello spazio per viaggi a breve e lungo termine.
L’agenzia di stampa Spa spiega che il primo volo in programma per il 2023 coinvolgerà due astronauti, tra cui appunto una donna. «L’invio della prima donna saudita nello spazio rappresenterà un importante evento storico», ha sottolineato la Spa, spiegando che la monarchia saudita svelerà nei prossimi mesi i dettagli della strategia spaziale.