A partire dal 2027, la California potrà avvalersi di un nuovo metodo di sepoltura: il compost umano. Il governatore Gavin Newsom ha infatti firmato un disegno di legge per regolamentare quella che viene chiamata riduzione organica naturale (NOR) in cui il corpo viene scomposto nel suolo. La California si unirà così ad altri quattro stati del paese – Washington, Colorado, Oregon e Vermont – nel consentire il compostaggio umano.
Secondo Cristina Garcia, tra i sostenitori della nuova normativa, si tratta di un’alternativa ecologica più rispettosa e più economica delle tradizionali opzioni di fine vita. “Incendi, siccità estrema, ondate di calore ci ricordano che il cambiamenti climatico è in atto e dobbiamo fare tutto il possibile per limitare le emissioni di metano e anidride carbonica”, scrive in un tweet. “Quando abbiamo una bara e la mettiamo nel terreno, ci sono molte sostanze chimiche che vengono rilasciate e spesso finiscono nella nostra acqua”, ha detto Garcia. “Quando facciamo la cremazione ci sono molte emissioni di carbonio”.
Il processo di compostaggio, definito “terramazione”, prevede che i resti umani vengano posti in una bara ermetica con materiali biodegradabili come trucioli di legno e fiori, dove la decomposizione avviene naturalmente in un periodo che va da 30 a 45 giorni. Quel suolo composto dall’uomo può quindi essere restituito alla famiglia del defunto che può metterlo dove vuole o utilizzatocome concime. “Le regole sono identiche a quelle dei resti cremati”, ha detto Micah Truman, fondatore e CEO di Return Home, un’impresa USA di pompe funebri specializzata nel compostaggio umano.