Sondaggi politici molto interessanti: a sei giorni dalle elezioni in Brasile, il voto resta polarizzato tra i due principali candidati: l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha il 45% delle intenzioni di voto contro il 35% dell’attuale capo dello Stato, Jair Bolsonaro: è quanto rivela un sondaggio pubblicato dall’agenzia Fsb e commissionato dalla banca BTG Pactual.
Rispetto al rilevamento della scorsa settimana, Lula, del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra), è avanzato di un punto, mentre Bolsonaro, del Partito liberale (Pl, di destra), ha mantenuto la stessa percentuale.
Terzo con il 7% (la stessa percentuale della scorsa settimana) resta Ciro Gomes, del Partito democratico laburista (Pdt, di centrosinistra), seguito da Simone Tebet, del Movimento democratico brasiliano (Mdb, conservatore), che ha ottenuto il 4% ed ha perso un punto.
Lula lavora per convincere indecisi e per il voto utile
L’ex presidente di sinistra, Luis Ignazio Lula da Silva (Pt), ad un evento elettorale presso una scuola di samba a Rio de Janeiro, ha detto di voler essere «risarcito» per «le conseguenze» che il carcere ed i 26 processi nell’ambito dell’inchiesta Lava Jato (la Mani pulite brasiliana) – tutti archiviati – hanno avuto sulla sua vita. Lo riportano gli online dei media locali.
Lula, che guida i sondaggi inseguito dal presidente in carica, Jair Bolsonaro (Pt, destra), si sta muovendo per evidenziare l’importanza del cosiddetto voto utile, (per chiudere cioè l’elezione al primo turno), ed è al lavoro per convincere gli indecisi, che secondo gli osservatori politici potrebbero essere un importante ago della bilancia.