Borrell sul voto dell'Onu contro le annessioni di Mosca: "Troppe astensioni, sono preoccupato"
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Borrell sul voto dell'Onu contro le annessioni di Mosca: "Troppe astensioni, sono preoccupato"

Borrell sulla votazione all'Onu contro le annessioni di Mosca in Ucraina: "Lo so che dietro queste astensioni ci sono molti calcoli, su interessi. `Non posso votare contro la Russia perché sono troppo dipendente dalla Russia´, dicono".

Borrell sul voto dell'Onu contro le annessioni di Mosca: "Troppe astensioni, sono preoccupato"
Josep Borrell
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13 Ottobre 2022 - 12.14


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Josep Borrell ha commentato la decisione dell’Onu di respingere le annessioni promosse dalla Russia in Ucraina, dopo i referendum delle scorse settimane. Per l’Alto rappresentante dell’Onu, però, il voto non unanime non è una buona notizia.

«Il sistema internazionale dell’ordine basato sulle regole ha reagito molto bene ieri con il voto alle Nazioni unite con oltre 140 Stati che hanno respinto l’illegale annessione di una parte dell’Ucraina alla Federazione Russa. Sono molto felice di questo risultato. C’è stato molto lavoro dietro, molti contatti con diverse persone per assicurarci di essere sopra la linea dei 140, che era il risultato del primo voto. Ma se posso, direi che sono preoccupato perché ci sono state troppo astensioni».

«Quando circa il 20% della comunità globale decide di non sostenere, o respingere, l’annessione russa, per me è troppo. Siamo felici perché il bicchiere è abbastanza pieno ma c’è ancora del vuoto. Dobbiamo continuare a lavorare per fare in modo che queste persone che si girano dall’altra parte e non vogliono dire chiaramente che respingono l’annessione di parti dell’Ucraina, dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro diplomatico per convincerli».

«Lo so che dietro queste astensioni ci sono molti calcoli, su interessi. `Non posso votare contro la Russia perché sono troppo dipendente dalla Russia´, dicono. Non è solo questione di essere convinti ma si tratta anche di calcoli di interessi e questa è la vita. Tutti lo fanno, anche noi lo facciamo. Ma ci sono state troppe astensioni, dobbiamo continuare a lavorare diplomaticamente per fare in modo che il mondo respinga ancora più chiaramente questa guerra contro l’Ucraina che sta cambiando l’Europa».

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