La procura russa ha chiuso in tre anni l’accesso a 30.000 siti “che promuovono rapporti sessuali non tradizionali tra adolescenti”. Lo ha affermato secondo Ria Novosti Irina Rebrina, capo del dipartimento per la vigilanza che sovrintende il rispetto della controversa legge “sulla propaganda gay”.
La legge russa ora potrebbe andare verso una trasformazione. Il capo della commissione della Duma sulla politica dell’informazione, Alexander Khinshtein, ha preparato e inviato per la revisione al Gabinetto dei ministri un disegno di legge sulla responsabilità amministrativa per la promozione della pedofilia e per la diffusione di informazioni che mostrano rapporti sessuali “non tradizionali”, termine usato in Russia per le relazioni Lgtb.
Si propone di modificare la versione esistente dell’articolo 6.21 del Codice degli illeciti amministrativi: gli autori propongono di distribuire sanzioni per la propaganda Lgbt non solo tra bambini e adolescenti, ma anche tra adulti. Si propone di aumentare le sanzioni stesse. Si propone inoltre di integrare il Codice degli illeciti amministrativi con un articolo che stabilisca la responsabilità della promozione della pedofilia.