Specialisti del ministero della Difesa russo hanno recuperato frammenti dei droni marini utilizzati ieri, per attaccare le navi della flotta del Mar Nero e le navi civili nelle acque vicino alla città di Sebastopoli, in Crimea. “Dopo aver respinto un attacco terroristico il 29 ottobre contro le navi impegnate a garantire la sicurezza del ‘corridoio del grano’, sono stati scoperti i resti dei veicoli marini senza pilota utilizzati dal regime di Kiev sotto la guida di rappresentanti britannici”, ha affermato il ministero di Mosca in una nota, come riporta Ria Novosti.
“I droni marini si stavano muovendo nella zona sicura del ‘corridoio del grano'”, ha denunciato il ministero, aggiungendo di aver “recuperato” alcuni dei detriti dei droni dal mare. Secondo la ricostruzione russa, uno dei droni potrebbe essere stato lanciato “da una delle navi civili noleggiate da Kiev o dai suoi comandanti occidentali per l’esportazione di prodotti agricoli dai porti marittimi dell’Ucraina”. Come risposta all’attacco di ieri a Sebastopoli, Mosca ha sospeso a tempo indeterminato l’accordo per l’esportazione di grano dai porti ucraini sul Mar Nero, adducendo come causa l’impossibilità di garantire la sicurezza delle navi per via delle azioni “terroriste” di Kiev.