Dodici navi per l’esportazione di grano sono partite oggi dall’Ucraina, nonostante la Russia si sia ritirata dall’accordo sul grano mediato dalla Turchia e dall’Onu. Lo annuncia il ministro ucraino delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov su Twitter.
“Oggi 12 navi hanno lasciato i porti ucraini. Le delegazioni dell’Onu e della Turchia hanno messo a disposizione dieci squadre di ispezione per controllare 40 navi al fine di soddisfare l’iniziativa sul grano del Mar Nero. Il piano di ispezione è stato accettato dalla delegazione ucraina. La delegazione russa è stata informata”, ha affermato il ministro.
Vola il prezzo del grano sui mercati internazionali dopo che la Russia ha sospeso l’accordo con l’Ucraina per il passaggio del grano di Kiev attraverso il Mar Nero in seguito agli attacchi subiti dalla sua flotta a Sebastopoli. I future sul grano tenero balzano del 5,6% a 8.762,5 dollari al bushel, dopo aver toccato un massimo del 7,7%, mentre quelli sul grano duro salgono del 4,8% a 9.645 dollari il bushel, dopo un picco del +6,2%, sui timori di un nuovo blocco all’export di grano ucraino, tra i principali produttori internazionali di frumento. Tra i beni alimentari si surriscaldano anche il mais (+2,3% a 696,7 dollari) e l’olio di palma (+2,8%).