Il discorso della vittoria di Lula in un Brasile spaccato a metà: "Ora il mio scopo è unire il Paese"
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Il discorso della vittoria di Lula in un Brasile spaccato a metà: "Ora il mio scopo è unire il Paese"

Luis Inacio "Lula" da Silva, il leader socialista che torna al potere in Brasile, ha chiesto nel suo primo discorso da presidente in pectore unità nazionale.

Il discorso della vittoria di Lula in un Brasile spaccato a metà: "Ora il mio scopo è unire il Paese"
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31 Ottobre 2022 - 10.44


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“Il Brasile è il mio scopo nella vita e combattere la povertà è la causa per la quale vivrò fino all’ultimo giorno della mia vita”, ha detto – secondo quanto riporta Agencia Brazil – Lula parlando a San Paolo del Brasile ai suoi sostenitori, su un palco dove c’erano i suoi compagni di lotte a partire dall’ex presidente Dilma Rousseff, che pure è stata sconfitta nella corsa per il governo della città da Fernando Haddad.

Lula ha vinto con il 50,9 per cento dei voti di ballottaggio, mentre Bolsonaro si è fermato al 49,1 per cento, dopo una campagna elettorale estremamente dura in cui non sono mancati colpi bassi e insulti. Il Partito dei lavoratori di Lula aveva già vinto il primo turno due settimane fa.

“Dal primo gennaio governerà 215 milioni di brasiliano e non solo quelli che hanno votato per me”, ha ricordato Lula. “Non ci sono due Brasile – ha aggiunto – e noi siamo un unico paese, un unico popolo e una grande nazione”. In questo senso, il futuro presidente ha chiesto uno sforzo di pacificazione: “Ho fede in Dio che con l’aiuto delle persone troveremo una via d’uscita affinché questo Paese possa vivere di nuovo in modo democratico e armonioso e che possiamo riportare la pace tra le famiglie, tra coloro che hanno idee fdiverse, in modo da poter costruire il mondo di cui abbiamo bisogno e il Brasile”.

Lula ha affermato che il risultato delle presidenziali rappresenta una vittoria per la democrazia. “E’ così che intendo la democrazia: non solo una bella parola scritta nella legge, ma come qualcosa di palpabile, che sentiamo sulla nostra pelle e su cui possiamo costruire giorno per giorno. E oggi ha vintio la democrazia nel senso più ampio del termine: il popolo brasiliano ha scelto oggi alle urne”.

Il presidente in pectore ha individuato quindi nell’economia il campo su cui dovrà non solo operare prioritariamente, ma anche il punto di convergenza per ricostruire un’unità nazionale. “E’ con questa democrazia che cercheremo ogni giorno col nostro governo di produrre una crescita economica condivisa con l’intera popolazione, perché è così che dovrebbe funzionare l’economia: come strumento per migliorare la vita di tutti, non per perpetuare le disuguaglianze”.

Lula ha spiegato che aiutando i poveri e sostenendo le famiglie oberate dei debiti, si aiuterà l’economia nel suo complesso. “La ruota dell’economia tornerà a girare con i poveri che torneranno al bilancio”, ha spiegato, sostenendo che ripartirà dall’agricoltura dei piccoli coltivatori e dalle micro e piccola imprenditoria.
Per quanto riguarda la politica internazionale, Lula non si è particolarmente sbilanciato e ha affermato che riprenderà il dialogo con i paesi sviluppati, come Stati Uniti e stati membnri dell’Unione europea, su un piano di parità, ma che sosterrà anche i paesi in via di sviluppo.

Infine, Lula ha difeso l’obiettivo di deforestazione-zero in Amazzonia, con la ripresa del monitoraggio e della sorveglianza, che erano stati messi da parte durante la presidenza di Bolsonaro.

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