Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, almeno 43 operatori dei media sono stati uccisi. Lo ha reso noto l’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina (Nsju). Secondo il sindacato, tra i morti ci sono otto giornalisti uccisi sul lavoro, 13 impiegati nei media uccisi assieme ad altre vittime civili, nonché 22 rappresentanti dei mass media che sono stati mobilitati nell’esercito per proteggere l’Ucraina.
«Grazie ai giornalisti, il mondo conosce la verità sugli orrori della guerra. Ma un giornalista non è un bersaglio! Chiediamo sicurezza e protezione dei diritti dei giornalisti nelle prime linee. Ecco perché abbiamo bisogno di una Convenzione internazionale sulla sicurezza dei giornalisti», ha affermato Serhiy Tomilenko, capo della Nsju.