Da febbraio, ovvero dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, la Nato ha aumentato di 2,5 volte il contingente schierato ai confini con la Russia. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, durante un vertice congiunto con la Difesa bielorussa.
«Nuovi gruppi tattici di battaglione stanno venendo costituiti in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. Il contingente potrebbe essere cresciuto di 2,5 volte fino a oltre 30 mila unità da febbraio e potrebbe aumentare ulteriormente nel prossimo futuro», ha affermato Shoigu, «l’alleanza intende procedere da una deterrenza nei confronti della Russia con la sua presenza avanzata alla creazione di un sistema di difesa collettiva su vasta scala sul fianco orientale, vicino ai nostri confini». «Formazioni militari di membri della Nato non regionali sono state dispiegate nell’Europa Orientale e Occidentale e nei Paesi baltici», ha aggiunto il ministro russo.
Argomenti: nato