L'accusa di Mosca sul danno al Nord Stream: Truss a Blinken dopo l'esplosione del gasdotto disse `fatto´
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L'accusa di Mosca sul danno al Nord Stream: Truss a Blinken dopo l'esplosione del gasdotto disse `fatto´

È così che «i russi sapevano che la Gran Bretagna aveva fatto saltare in aria gli oleodotti», ha affermato Dotcom che però non ha rivelato la fonte della sua informazione. Lo riporta Ria Novosti.

L'accusa di Mosca sul danno al Nord Stream: Truss a Blinken dopo l'esplosione del gasdotto disse `fatto´
Truss e Blinken
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3 Novembre 2022 - 09.25


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Il fatto che il 26 settembre l’allora premier Liz Truss, un minuto dopo l’esplosione al gasdotto Nord Stream abbia scritto al segretario di Stato Usa Antony Blinken un messaggio con il testo «tutto è fatto», conferma il coinvolgimento della Marina britannica nell’attacco al Nord Stream: ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev citando un tweet dell’imprenditore tedesco-finlandese IT Kim Dotcom.

È così che «i russi sapevano che la Gran Bretagna aveva fatto saltare in aria gli oleodotti», ha affermato Dotcom che però non ha rivelato la fonte della sua informazione. Lo riporta Ria Novosti.

Intanto la centrale nucleare di Zaporizhzhia, che si trova nel territorio sotto il controllo russo, è completamente scollegata dalla rete dell’energia elettrica dopo che i bombardamenti russi di ieri hanno interrotto le due linee elettriche ad alta tensione che collegano l’impianto alla rete elettrica ucraina. Lo ha fatto sapere tramite Telegram l’agenzia nucleare ucraina Energoatom. «Ieri, 2 novembre 2022, le due restanti linee elettriche ad alta tensione che collegano la centrale nucleare di Zaporizhzhia alla rete elettrica ucraina sono state danneggiate a causa dei bombardamenti russi. L’impianto ha perso energia alle 23:04 (ora locale)», ha spiegato la società. In seguito all’interruzione, per motivi di sicurezza sono stati accesi i 20 generatori diesel di riserva dell’impianto. La centrale ha ora energia sufficiente per soddisfare il fabbisogno interno dell’impianto con solo nove generatori diesel in funzione. Le unità di potenza numero 5 e 6, che erano attive, sono attualmente in fase di disattivazione. «C’è abbastanza gasolio per mantenere in funzione i generatori di riserva per 15 giorni se l’energia elettrica nello ZNPP (la sigla che identifica la centrale, ndr) rimane completamente interrotta. Ma inizia il conto alla rovescia per l’interruzione totale dell’alimentazione dell’impianto», si legge nella nota.

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