Ucraina, battaglione di coscritti russi eliminato dal fuoco di Kiev
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Ucraina, battaglione di coscritti russi eliminato dal fuoco di Kiev

l media russo indipendente Verstka ha reso noto che il 2 novembre scorso un intero battaglione di coscritti russi è stato eliminato dal fuoco ucraino, vicino al villaggio di Makiivka nell'oblast di Lugansk.

Ucraina, battaglione di coscritti russi eliminato dal fuoco di Kiev
Guerra russo-ucraina
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5 Novembre 2022 - 23.29


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Guerra in Ucraina e drammi quotidiani. Il media russo indipendente Verstka ha reso noto che il 2 novembre scorso un intero battaglione di coscritti russi è stato eliminato dal fuoco ucraino, vicino al villaggio di Makiivka nell’oblast di Lugansk.

Le vittime sarebbero centinaia, secondo Verstka, che cita un sopravvissuto, il militare Oleksiy Agafonov. Il battaglione era formato da militari mobilitati dalla regione russa di Voronezh. La notte del 2 novembre l’unità è stata bombardata dall’artiglieria ucraina, mentre i comandanti russi fuggivano dalle loro posizioni, ha raccontato Agafonov ipotizzando che più di 500 militari potrebbero essere morti o feriti.

Agafonov ha raccontato la drammaticità di quei momenti prima del bombardamento ucraino. «Ci hanno detto di scavare, avevamo però solo tre pale per battaglione e non c’era alcun supporto – ha riferito il militare sopravvissuto a Verstka -. Abbiamo scavato come meglio potevamo e poi al mattino sono iniziati i bombardamenti con artiglieria, missili, mortai ed elicotteri».

Il militare ha poi descritto la realtà della guerra: «Fanno vedere in tv che tutto è bello, ma la realtà è un’altra. Nella regione di Lugansk le persone mobilitate vengono buttate al fronte», mentre i militari «a contratto e i volontari si trovano in terza linea e degli ufficiali non vi è alcuna traccia».
Una vicenda che ha gettato nello sconforto i parenti dei soldati mobilitati, prosegue Verstka, che hanno organizzato un raduno vicino all’edificio dell’ufficio del procuratore di Voronezh, chiedendo di dire loro la verità su quanto accaduto ai loro cari. «Ci viene detto per telefono che i nostri figli sono vivi, sani e stanno facendo il loro dovere militare. Ma chi può essere vivo e vegeto quando lì sono stati uccisi tutti?», si è lamentata Oksana Kholodova, la madre del soldato Andrey Kholodov.

Drammatica anche la testimonianza di Anna, moglie di un altro soldato coscritto: «Loro (i nostri soldati russi, ndr) hanno paura, sono bombardati, sono stati abbandonati senza preparazione, senza niente».

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