Guerra xenofoba e guerra tra sovranisti: l’assegnazione di un porto sicuro a Tolone, da parte della Francia, «ha un sapore amaro: i 230 bambini, donne e uomini a bordo della Ocean Viking hanno affrontato un vero e proprio calvario e sono esausti, così come i membri del nostro equipaggio».
Lo afferma Alessandro Porro, presidente e soccorritore di Sos Mediterranee Italia.
«Sbarcare a distanza di quasi tre settimane dalla prima operazione di soccorso, e in un porto così lontano dall’area di intervento nel Mediterraneo centrale – ha aggiunto Porro – è il risultato di un drammatico fallimento di tutti gli Stati europei, che hanno violato senza giustificazione alcuna il diritto marittimo».
«La strumentalizzazione politica dell’obbligo del soccorso in mare, a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane – conclude – è inaccettabile: è una cinica rinuncia a un imperativo giuridico, morale e universale. Chiediamo con urgenza agli Stati membri dell’Ue e agli Stati associati, insieme alla Commissione europea, di stabilire finalmente un meccanismo di sbarco prevedibile dei sopravvissuti, che tuteli la loro sicurezza e il rispetto dei diritti umani fondamentali».