“Siamo in contatto diretto con i nostri alleati della Nato. Sottolineo: non abbiamo prove precise che ci permettano di concludere che si è trattato di un attacco alla Polonia”. Lo afferma il presidente polacco Andrzej Duda, come riportato nell’account Twitter della presidenza polacco.
“Gli ambasciatori stanno attualmente discutendo e la Polonia non ha chiesto consultazioni ai sensi dell’articolo 4” del Trattato Nato. Lo riferisce un funzionario dell’Alleanza atlantica. In base all’articolo 4, gli Stati membri “si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di uno di essi, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti” possano essere minacciate.
Le cause dell’incidente a Przewodow, in Polonia, vanno appurate ma “l’importante è che tutti noi contemporaneamente chiariamo che questo non sarebbe successo senza la guerra russa contro l’Ucraina. Senza i razzi che ora in modo intensivo e in grande quantità sono stati lanciati contro le infrastrutture ucraine”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo il G20 a Bali, in un’intervista alla Welt. Secondo il governo tedesco, comunque, la Germania e i partner Nato, come prima, non prendono in considerazione la possibilità di introdurre una no-fly zon in Ucraina.