L’estremista di destra omofobo che è, a tutti gli effetti, il cavallo di Troia di Putin nell’Unione Europa visto che tutte le sue scelte e prese di posizione non confliggono con gli interessi del Cremlino.
Il premier ungherese Viktor Orban ha criticato le sanzioni imposte dalla Ue alla Russia definendole un «passo verso la guerra».
«Non ci stanno ancora sparando, ma siamo molto vicini a diventare direttamente coinvolti nella guerra. E’ una cosa molto pericolosa quello che l’Europa sta facendo», ha detto Orban in un’intervista a Kossuth Radio, ripresa dai media ungheresi.
La politica delle sanzioni da parte della Ue è un «passo verso la guerra», ha commentato Orban perché «se qualcuno interviene economicamente in un conflitto militare, prende anche una posizione, e compie un passo in direzione di uno dei contendenti». «Ora stiamo anche fornendo armi distruttive, addestrando soldati ucraini nel nostro territorio, sanzionando l’energia, passo dopo passo stiamo scivolando in questa guerra», ha aggiunto il premier ungherese.
L’Ungheria non sosterrà nuovi aiuti Ue a Kiev
L’Ungheria non sosterrà il piano dell’Unione europea per fornire all’Ucraina assistenza finanziaria per il bilancio del prossimo anno. Lo ha ribadito il primo ministro Viktor Orban. Orban ha affermato che mentre l’Ungheria condanna l’aggressione della Russia e sostiene il popolo ucraino, non è disposta ad anteporre gli interessi dell’Ucraina a quelli del proprio Paese. In alternativa al piano di aiuti dell’Ue, Orban ha raccomandato ai 27 membri dell’Unione di determinare quanto sono disposti a fornire all’Ucraina e di distribuire la somma in modo «proporzionato ed equo» tra di loro senza contrarre prestiti congiunti.
Orban ha spiegato che l’Ungheria sarebbe disposta a fornire all’Ucraina 60-70 miliardi di fiorini (152-178 milioni di dollari) dal proprio bilancio a condizioni bilaterali. Un importo che, secondo Orban, non danneggerebbe fondamentalmente gli interessi nazionali dell’Ungheria.
Argomenti: giorgia meloni