Un fantoccio di Putin che ancora non è stato cacciato dal popolo solo perché è sotto l’ombrello militare di Mosca. Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha provocato l’ira in Ucraina suggerendo che la fine della guerra è responsabilità dell’Ucraina e che se non si “ferma”, finirà con la “completa distruzione” del Paese.
In una clip trasmessa sui social media per i suoi commenti controversi, Lukashenko ha affermato che “ora è tutto nelle mani dell’Ucraina se non vogliono che muoia un numero enorme di persone”.
Ha detto che, analogamente alle Germania dopo la seconda guerra mondiale, una volta conclusa la guerra in Ucraina “ci rifaremo”.
Il consigliere del ministro degli interni ucraino, Anton Gerashchenko, ha twittato, commentando che si trattava di “teatro dell’assurdo”.