L’amministrazione Biden starebbe valutando la richiesta dell’Ucraina di accedere alle scorte statunitensi delle controverse bombe a grappolo. A riportarlo è la Cnn, che parla di “funzionari e legislatori ucraini” che “negli ultimi mesi hanno esortato l’amministrazione Biden e i membri del Congresso a fornire all’esercito ucraino munizioni a grappolo, armi che sono vietate da più di 100 Paesi ma che la Russia continua a utilizzare con effetti devastanti” all’interno del territorio ucraino. La richiesta di Kiev rivelata alla Cnn da diversi funzionari statunitensi e ucraini, si legge, “è una delle più controverse che gli ucraini abbiano fatto agli Stati Uniti dall’inizio della guerra a febbraio“. E gli Usa, spiega ancora la testata che pubblica in esclusiva la notizia, “non l’hanno respinta a titolo definitivo”, un dettaglio questo “che non era stato riportato in precedenza”.
Alti funzionari statunitensi, ricorda quindi Cnn, “hanno dichiarato pubblicamente che intendono dare agli ucraini tutto il sostegno di cui hanno bisogno per dare loro un vantaggio al tavolo dei negoziati con la Russia”, ma anche che “l’equipaggiamento militare occidentale non è infinito“. Dal canto loro, gli ucraini avrebbero quindi “chiarito agli Stati Uniti che potrebbero usare le munizioni a grappolo che attualmente raccolgono polvere nei depositi” nordamericani.
Per l’Ucraina, sottolinea ancora la Cnn, le munizioni a grappolo potrebbero aiutare ad “affrontare due problemi principali: la necessità di più munizioni per i sistemi di artiglieria e razzi forniti dagli Stati Uniti e da altri, e un modo per ridurre la superiorità numerica della Russia nell’artiglieria”.
Se l’amministrazione Biden non avrebbe ancora tolto l’opzione dal tavolo “come ultima risorsa”, fonti affermano tuttavia “che la proposta non ha ancora ricevuto una considerazione significativa, in gran parte a causa delle restrizioni che il Congresso ha imposto alla capacità degli Stati Uniti di trasferire munizioni a grappolo“. Il presidente Joe Biden, spiega quindi la testata Usa, “potrebbe annullare tali restrizioni, ma l’amministrazione ha indicato agli ucraini che ciò è improbabile a breve termine”.