Il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente cinese, Xi Jinping, terranno un colloquio prima del nuovo anno: lo scrive il quotidiano russo Vedomosti. Lo scopo sarà fare il punto sui risultati del 2022. Secondo una fonte vicino all’amministrazione presidenziale è improbabile che l’incontro si svolga faccia a faccia, piuttosto si terrà in videoconferenza, ma i suoi “dettagli sono in via di definizione”.
Kiev chiede maggiori armamenti all’Occidente, in particolare l’invio di carri armati moderni e armi a lungo raggio. In video collegamento coi leader del G7, Zelensky chiede anche “di aumentare l’assistenza all’Ucraina nel settore del gas, stiamo parlando di un volume di circa due miliardi di metri cubi”. Nel denunciare le “tattiche terrostiche” di Mosca, il presidente ucraino afferma che “con la morte di Putin la guerra finirebbe”. Intanto la Russia respinge la proposta del cardinale Pietro Parolin di ospitare colloqui tra Mosca e Kiev in Vaticano. Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha affermato che l’ipotesi di un blackout completo in seguito ai bombardamenti russi “è abbastanza realistica, ma la situazione instabile non spingerà gli ucraini a lasciare il Paese”. Giorgia Meloni dichiara: “Non dobbiamo consentire che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l’Europa, come già sta facendo con gas e petrolio”.