Qatargate da un lato e anche frodi al bilancio Ue tramite le retribuzioni agli assistenti parlamentari.
“Oggi, secondo le procedure previste dal diritto dell’Unione, il procuratore capo europeo ha chiesto la revoca dell’immunità dell’eurodeputa greca Eva Kaili (S&D”).
Lo comunica in una nota la Procura europea (Eppo), senza fare alcun riferimento al caso Qatargate ma alla retribuzione degli assistenti parlamentari. L’Eppo chiede anche la revoca dell’immunità all’europarlamentare greca del Ppe Maria Spyraki, non coinvolta nel caso del Qatar.
«Sulla base di un rapporto investigativo ricevuto dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) – si legge nella nota -, si sospetta una frode a danno del bilancio dell’Ue, in relazione alla gestione dell’indennità parlamentare, e in particolare per quanto riguarda la retribuzione degli assistenti parlamentari accreditati. In conformità con la legge nazionale applicabile, Kaili e Spyraki hanno diritto alla presunzione di innocenza».