Sono fan di Bolsonaro: nessun esponente del governo Meloni al giuramento di Lula
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Sono fan di Bolsonaro: nessun esponente del governo Meloni al giuramento di Lula

La denuncia di Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sud America. Una scelta grave vista la vicinanza storica tra Brasile e Italia

Sono fan di Bolsonaro: nessun esponente del governo Meloni al giuramento di Lula
Lula commosso al suo insediamento
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2 Gennaio 2023 - 18.53


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Sono amici di un omofono e nemico della scienza come Bolsonaro e non esitano a mettere a rischio i rapporti diplomatici dell’Italia con uno dei più grandi paesi del mondo con i quali ci sono storici legami, non fosse altro per l’alto numero di brasiliani di origini italiane e non solo.

l Brasile, una delle più grandi democrazie al mondo nonché il Paese con il più alto numero di italo-discendenti, ha celebrato ieri con una cerimonia solenne ed una grande manifestazione popolare l’insediamento del suo nuovo Presidente, Luis Inacio Lula da Silva e del suo Vice Geraldo Alckmin. L’unico grande Paese europeo che non ha inviato alcun membro di governo è stato l’Italia. Un segnale di scarsa attenzione al Brasile ed alla grande collettività italiana che vive in quel Paese, indice di una visione miope e limitata dell’attuale governo in campo internazionale e nel rapporto con le nostre comunità che vivono nel mondo». 

Lo ha denunciato Fabio Porta, deputato del Pd eletto in Sud America.

«Erano presenti settantatre delegazioni straniere, con la presenza di diciassette capi di Stato. Per l’Europa erano presenti l’inviato speciale dell’Unione Europea, la commissaria Elisa Ferreira, il Presidente del Portogallo Marcelo Rebelo, il Presidente della Germania Steinmeier e il Re di Spagna Felipe VI; la Francia ha inviato il Vice Ministro degli Esteri Olivier Becht mentre il Regno Unito era rappresentato dal Segretario di Stato per l’Ambiente Therese Coffey. Rappresentanti di governi con diverso orientamento politico ma uniti nel rendere omaggio al Brasile e a scommettere nel rafforzamento delle relazioni bilaterali», sostiene.

«Voglio sperare che si tratti di un episodio isolato e che le istituzioni italiane, a tutti i livelli, sapranno presto recuperare in maniera adeguata e opportuna la relazione strategica con il più grande Paese dell’America Latina dove vivono oltre 35 milioni di nostri discendenti», conclude Porta. 

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