La Russia di Putin, un’accolita di reazionari revanscisti riuniti intorno a parole ultra-nazionaliste, omofobi, clericali e bigotti e che sono perfino arrivati a usare ‘Satana’ come categoria politica mentre il patriarca Kirill benediceva la guerra criminale come uno scontro tra la civiltà russa e l’Occidente dei gay Pride.
La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha bollato come satanismo la decisione del presidente ucraino Vladimir Zelensky di revocare la cittadinanza ucraina a 13 sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina fedeli a Mosca.
“E questo nel giorno del Natale ortodosso! Questo è puro satanismo”, ha scritto sabato sul suo canale Telegram commentando le informazioni sul decreto del leader ucraino.
Sabato, il notiziario ucraino Levy Bereg ha dichiarato che Zelensky ha firmato un decreto che toglie la cittadinanza ucraina a 13 sacerdoti dell’UOC (acronimo per chiesa ortodossa ucraina che è legata alla Russia) ossia filo-russi.
Lo scontro va avanti da tempo e Kiev ritiene che la chiesa ortodossa ucraina rimasta fedele a Mosca agisca come quinta colonna di Putin.
Dal novembre 2022, le forze dell’ordine ucraine hanno condotto una serie di raid contro le chiese dell’UOC. Il Servizio di sicurezza ucraino sostiene che sono stati trovati “letteratura filorussa e milioni in contanti”, oltre a materiale che nega l’esistenza dell’Ucraina. Diversi membri del clero filo-russo sono stati accusati di alto tradimento, sabotaggio e propaganda.
Il 1° dicembre, Zelensky ha emanato un decreto per l’applicazione di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale su alcuni aspetti delle attività delle organizzazioni religiose in Ucraina e sull’applicazione di misure economiche speciali personali e altre misure restrittive (sanzioni), che prevedevano la messa al bando la Chiesa ortodossa legata alla Russia, non fosse altro perché il Patriarca Kirill sostiene l’invasione dell’Ucraina da parte dei russi.
In particolare Zelensky ha ordinato di presentare al Parlamento un progetto di legge per vietare “le organizzazioni religiose affiliate ai centri di influenza della Federazione Russa”, di rafforzare “le misure per identificare e contrastare le attività sovversive dei servizi speciali russi nella sfera religiosa dell’Ucraina”.