Idioti e fascisti (spesso le due cose vanno di pari passo) che hanno dato vita all’assalto al Parlamento, grazie anche alla complicità di una parte delle forze di polizia infiltrate dai fascisti. Ma il tentativo di Bolsonaro si è infranto nel nulla e adesso Lula è presidente.
«Per quello che è accaduto qui non mi piacerebbe nemmeno pensare a un colpo di stato, mi piacerebbe pensare a qualcosa di più piccolo, magari a un gruppo di pazzi che ancora non capisce che le elezioni sono finite, che ancora non vogliono accettare che il voto elettronico sia forse il modello elettorale più perfetto che abbiamo in tutti i Paesi del mondo».
Lo ha detto il presidente del Brasile, Luis Inacio Lula da Silva, ricevendo al palazzo presidenziale di Planalto il presidente della Camera dei deputati Arthur Lira, il vice presidente del Senato Veneziano Vital do Rêgo e altri deputati e senatori. Lo riporta il portale G1. «Qualsiasi gesto che va contro la democrazia brasiliana sarà punito entro ciò che la legge consente. Tutti, tutti avranno il diritto di difendersi, tutti avranno il diritto di provare la propria innocenza, ma tutti saranno puniti», ha aggiunto Lula, che è poi tornato a puntare il dito contro l’ex presidente Jair Bolsonaro.
«Purtroppo il presidente che ha lasciato il potere non vuole ammettere la sconfitta. Anche oggi ho visto sue dichiarazioni che non riconoscevano la sconfitta. Posso solo considerarli un gruppo di pazzi, persone con poco senso del ridicolo», ha affermato Lula riferendosi a Bolsonaro.
