Circa 17 persone e 20 entità iraniane sono state incluse in una bozza di sanzioni Ue contro il governo di Teheran. Il documento, riporta Politico, rappresenta la reazione di Bruxelles e degli Stati membri alle ultime esecuzioni e arresti di massa ordinati dal regime della repubblica islamica per reprimere l’ondata di dissenso innescata dalla morte della 22enne Mahsa Amini successiva al suo arresto da parte della polizia morale.
Tra le 17 le persone che l’Ue sta pensando di sanzionare ci sono alcuni governatori regionali, un parlamentare e un alto funzionario del servizio di radiodiffusione della repubblica dell’Iran (Irib). Le sanzioni potrebbero colpire anche funzionari attuali del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica e il ministro dello Sport iraniano, Seyed Hamid Sajjadi Hazaveh, che, secondo il documento, è «responsabile di aver messo sotto pressione gli atleti iraniani» per costringerli «al silenzio, per impedire loro di parlare a livello internazionale contro la repressione in Iran».
Tra le 20 entità incluse nella bozza ci sono l’Autorità di regolamentazione delle comunicazioni (Cra), che «applica i requisiti del governo iraniano per filtrare i contenuti Internet attraverso uno spyware di nome Siam», e la Ravin Academy, un organismo che ha addestrato gli hacker «coinvolti nell’interrompere direttamente il comunicazione di coloro che protestano contro il regime iraniano».