Un 22enne iraniano ha avuto solo 15 minuti per difendersi al processo, prima di essere impiccato
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Un 22enne iraniano ha avuto solo 15 minuti per difendersi al processo, prima di essere impiccato

Lo fa sapere Bbc Persian, secondo cui il 22enne non ha potuto scegliere un avvocato ma gli è stato assegnato un legale come succede in casi di spionaggio.

Un 22enne iraniano ha avuto solo 15 minuti per difendersi al processo, prima di essere impiccato
Condannati a morte in Iran
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18 Gennaio 2023 - 14.56


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Mohammad Mehdi Karami, 22enne iraniano impiccato il 7 gennaio dopo essere stato arrestato durante le dimostrazioni anti governative iniziate in settembre in Iran, ha potuto difendersi in tribunale per meno di 15 minuti prima di ricevere la condanna a morte.

Lo fa sapere Bbc Persian, secondo cui il 22enne non ha potuto scegliere un avvocato ma gli è stato assegnato un legale come succede in casi di spionaggio. Alla famiglia e ai giornalisti non è stato permesso di assistere al processo ma hanno potuto vedere soltanto un video dell’udienza fornito dalla magistratura dove il ragazzo appare stressato mentre «confessa» di avere colpito con una pietra un membro delle forze paramilitari Basij durante dimostrazioni a Karaj, a ovest di Teheran.

Karami è stato condannato a morte per l’uccisione del paramilitare e il giorno dell’impiccagione è stata eseguita la pena capitale anche per un altro dimostrante condannato nello stesso caso, il 39enne Seyed Mohammad Hosseini. Secondo il suo avvocato, Hosseini, che soffriva di disturbi bipolari, è stato torturato in carcere e picchiato mentre era bendato e in manette. Dopo i primi arresti di manifestanti, varie ong hanno denunciato abusi di vario tipo contro i dimostranti incarcerati e il rischi che nuove condanne a morte per loro vengano presto eseguite mentre finora 4 persone sono state impiccate per crimini relativi alle proteste anti governative.

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