In Turchia è scoppiato il caso di cinque sorelle del Kuwait, due delle quali minorenni, giunte nel Paese chiedendo protezione alle autorità turche e a organizzazioni che difendono i diritti umani. Il caso è esploso in seguito a dei video condivisi su twitter da Alnoud Alsaeedi (23 anni) e presto divenuti virali.
La giovane ha chiesto aiuto alla Turchia per se e per le sorelle Sara (22), Noora (20), Maryam (15) e Aisha (12), dichiarando che la fuga dal Kuwait è stata una scelta forzata, una fuga da «abusi sessuali», «violenze» e «minacce di morte» ricevute nel Paese d’origine. Alnoud ha raccontato di essere fuggita in Turchia con le 4 sorelle lo scorso 10 gennaio, nella speranza di poter costruire `una nuova vita´, lontana da «sistematici abusi sessuali e violenza», dopo aver ricevuto risposte minacciose quando hanno chiesto aiuto alle autorità del proprio Paese.
La Turchia ha preso in custodia le due sorelle minorenni Maryam e Aisha, che hanno diritto a protezione da parte del Ministero della Famiglia, ma la maggiore Alnoud ha paura anche dei propri parenti che si trovano in Turchia e ha chiesto all’Agenzia Onu per i rifugiati, Unhcr, il trasferimento in un Paese terzo. Proprio Unhcr, attraverso la propria rappresentante in Turchia Selin Unal, ha garantito che la situazione «viene monitorata costantemente» A spingere per la protezione delle ragazze anche Human Rights Watch, che punta il dito contro l’incapacità della autorità kuwaitiane di difendere i diritti dei minori nel Paese.
