Giovanissimi o insospettabili pensionati. Studenti, ma anche professionisti, e persino uno chef famoso come Rubio. Non hanno nulla che li accomuni, neppure l’appartenenza a movimenti di estrema destra, se non in un caso, un 47enne di Pietrasanta, in provincia di Lucca, con un precedente del 2014 per manifestazione a sostegno del disciolto partito fascista.
Ma tutti, e sono una ventina, hanno espresso insulti e minacce all’indirizzo della senatrice a vita Liliana Segre. Sono stati identificati e denunciati per diffamazione aggravata dall’odio razziale per post e commenti disseminati sui social. I carabinieri li hanno individuati dopo la denuncia che Liliana Segre ha presentato lo scorso 6 dicembre.
I militari della sezione Indagini telematiche del nucleo investigativo dell’Arma, coordinati dal pm Nicola Rossato, sono riusciti a risalire ai titolari dei profili su diversi social media che tra ottobre e dicembre 2022 hanno pubblicato post e commenti antisemiti.
Sono 17 uomini e 3 donne di età compresa tra i 21 e i 74 anni. Tra loro due medici, di cui un oncologo, e anche un’infermiera che tra ottobre e dicembre scorsi hanno lasciato su diversi canali social individuati dalla famiglia Segre messaggi di odio e di disprezzo verso la senatrice, impegnata nel promuovere la memoria della Shoah. I carabinieri, diretti dal colonnello Antonio Coppola e guidati dal capitano Gianluca Bellotti, hanno incrociato le informazioni, raccolte con un monitoraggio della rete, con i dati anagrafici in possesso degli internet provider e nelle banche dati delle forze dell’ordine. Così sono risaliti ai titolari dei profili social, di cui alcuni anonimi.
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