Un golpista, amico dei razzisti e nemico dell’umanità. «Ora sono più arrabbiato e più impegnato di quanto non lo sia mai stato»: lo ha detto l’ex presidente Usa, Donald Trump, parlando al meeting annuale del partito repubblicano nel New Hampshire, primo evento pubblico della sua campagna elettorale per il ritorno alla Casa Bianca nel 2024.
In campagna elettorale, ha promesso Trump, «non faremo una difesa preventiva», come si fa nel football americano, «e vinceremo molto bene».
«Batteremo Joe Biden e i democratici radicali», ha proseguito. Prima di recarsi nella Carolina del Sud per una seconda tappa, Trump ha inoltre pubblicizzato la sua nuova proposta di eliminare i finanziamenti federali per le scuole che «spingono la teoria critica della razza o l’ideologia di genere di sinistra» e di far eleggere i presidi scolastici dai genitori, un piano che ha definito «l’ultima forma di controllo locale».
La teoria critica della razza è – nella concezione di Trump – la critica storica del razzismo e dello schiavismo della storia degli Stati Uniti.
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