l presidente della Croazia, Zoran Milanovic, ha criticato i Paesi occidentali per avere fornito all’Ucraina carri armati pesanti e altre armi, ed ha affermato che la Crimea “non farà mai più parte dell’Ucraina”. Parlando con i giornalisti a Zagabria, Milanovic ha detto di essere “contro l’invio di armi letali” a Kiev, che avrebbe l’unico effetto di “prolungare la guerra”.
Il sostegno militare occidentale all’Ucraina “è profondamente immorale perché non c’è soluzione” alla guerra, ha spiegato Milanovic, aggiungendo che l’arrivo dei carri armati tedeschi in Ucraina servirebbe solo ad avvicinare la Russia alla Cina.
Riferendosi alla Crimea, la penisola del Mar Nero annessa dalla Russia nel 2014, ha quindi aggiunto: “È chiaro che la Crimea non farà mai più parte dell’Ucraina”. Milanovic ha abbracciato una posizione anti-Ue da quando è stato eletto nel 2019 come candidato liberale di sinistra e ha allineato le sue politiche con quelle del primo ministro ungherese, Viktor Orbán, e del leader secessionista serbo-bosniaco Milorad Dodik.
Sebbene la carica presidenziale sia per lo più simbolica in Croazia, Milanovic è formalmente il comandante supremo delle forze armate. Negli ultimi mesi si è apertamente opposto all’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato, nonché all’addestramento delle truppe ucraine in Croazia come parte degli aiuti dell’Ue al Paese in guerra.