Il ministero degli Esteri ucraino ha chiesto al quotidiano britannico di rivedere i contenuti che potrebbero servire alla “disinformazione” russa e una “indagine editoriale” su alcune delle notizie apparse dall’inizio dell’invasione. Oggetto in particolare delle critiche un articolo pubblicato dall’Ft il 6 febbraio scorso con il titolo “Il primo ministro della Moldavia chiede maggiori aiuti all’Ue per frenare il contrabbando di armi dall’Ucraina”. Il portavoce del ministero degli Esteri Oleg Nikolenko sostiene che le parole attribuite all’allora premier moldava, Natalia Gavrilita, non corrispondono al titolo e che la notizia non fornisce alcuna prova del presunto aumento del contrabbando di armi, mentre continuano le forniture di armi dai partner di Kiev.
“Inoltre, non abbiamo ricevuto alcuna informazione confermata o fatti specifici da parte moldava sul contrabbando di armi dall’Ucraina”, ha protestato Nikolenko sul suo profilo Facebook, definendo l’articolo “l’ennesimo pezzo di disinformazione volto a screditare gli aiuti militari inviati all’Ucraina”. “La Russia sta investendo molte risorse per impedire la fornitura di armi al nostro Paese nel contesto della sua nuova offensiva”, ha detto Nikolenko, che ritiene che l’articolo del giornale britannico possa indurre l’opinione pubblica a credere che le armi consegnate possano essere rivoltate contro di loro “cadendo in mani criminali”.
Le critiche del portavoce non finiscono qui, perché accusa direttamente l’autore dell’articolo, pur senza citarlo, ‘reo’ di aver scritto articoli simili in cui “manipola” la questione del contrabbando di armi. “Chiediamo che il Financial Times svolga immediatamente un’indagine editoriale sulle circostanze della comparsa di materiale che appare chiaramente come disinformazione nell’interesse della Russia”, ha chiesto Nikolenko.