Parole molto severe quelle del cancelliere Olaf Scholz.
“Putin non è affatto pronto a parlare di pace”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando al Bundestag.
Ha poi aggiunto: “«La promessa fatta il 27 febbraio del 2022 sul raggiungimento del 2% del Pil per gli investimenti sulla Difesa vale ancora oggi». Il riferimento è a un anno dalla «svolta epocale» annunciata il 27 febbraio dell’anno scorso.
L’Ucraina ha bisogno di una pace giusta
L’Ucraina ha bisogno di una pace giusta, è l’Ucraina che è stata aggredita. Loro combattono per la libertà e l’esistenza del Paese», ha aggiunto citando le diverse manifestazioni che ci sono state anche in Germania anche per chiedere le trattative e la pace immediata. «Amore della pace non vuole dire sottomissione a un vicino più grande», ha incalzato. «Questa non sarebbe pace, ma sarebbe la fine dell’ucraina». Una pace diktat non si esclude solo «per ragioni morali», «ma anche per l’ordine internazionale e per la sicurezza in Europa»
La Cina
«È deludente che all’ultimo G20 non ci fosse una chiara condanna all’aggressione russa in Ucraina» .
“Il mio messaggio alla Cina è chiaro: usate la vostra influenza su Mosca per far ritirare le truppe e non consegnate armi alla Russia», ha scandito. (