La repressione di Putin non ha confini: la magistratura russa ha avviato un procedimento penale contro i dipendenti della società di educazione storica Memorial (condannata in Russia come agente straniero e sciolta dal tribunale) con l’accusa di aver riabilitato il nazismo.
“È stato aperto un procedimento penale ai sensi dell’articolo 354.1 (riabilitazione del nazismo) contro dipendenti non identificati della società Memorial”.
Secondo la magistratura, Memorial era sospettato di aver inserito coloro che avevano collaborato con gli invasori nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale nelle liste delle vittime della repressione.
“L’indagine ritiene che alcuni dipendenti di Memorial abbiano trattato i collaborazionisti come vittime della repressione politica e abbiano diffuso attraverso i media informazioni consapevolmente fuorvianti sulle azioni dell’Unione Sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale”, ha dichiarato.
A fine dicembre 2021, la Corte Suprema russa ha deciso di sciogliere la società storica educativa International Memorial per aver violato la legge sugli agenti stranieri.
Il Memorial ha vinto il Premio Nobel per la pace del 2022, insieme all’attivista bielorusso appena condannato a dieci anni di carcere Ales Bialiatski, e all’ong ucraina Centro per le libertà civili.