Repressione e disumanità nella Russia di Putin: la 12enne russa Masha Moskaleva è stata internata in una struttura «per la riabilitazione sociale» a causa di un disegno con le bandiere russa e ucraina, una donna con una bambina per mano, missili che viaggiano in direzione della bandiera ucraina, con la scritta «Io sono contro la guerra». Il disegno era stato fatto durante una lezione d’arte a scuola, in cui era stato chiesto agli alunni, un mese dopo l’inizio dell’invasione, di esprimersi in sostegno delle forze militare. E’ stata la stessa struttura correzionale a confermare, al sito di notizie 7 x 7, il suo internamento, precisando che non sarà rilasciata.
E’ una delle otto minorenni coinvolte in procedimenti giudiziari in Russia dall’inizio della guerra, ha denunciato l’organizzazione indipendente Ovd-Info.
Svetlana Davydova, direttrice della Commissione per le questioni minorili della città di Efremov, nella regione di Tula, dove Masha risiedeva insieme al padre, agli arresti domiciliari per aver ripetutamente screditato le forze militari dopo il caso che ha visto coinvolta la figlia, ha spiegato a Rbc che è stato il suo ufficio ad aprire un fascicolo lo scorso gennaio per limitare i diritti genitoriali del padre, così come anche quelli della madre che ha lasciato la famiglia quando Masha aveva tre anni e vive in un’altra città.
La famiglia era stata inserita lo scorso anno nell’elenco dei nuclei in «situazioni socialmente difficili», ha aggiunto la funzionaria.